Esenzione dalla vaccinazione: il vademecum per i medici
Dall’entrata in vigore del green pass, i medici devono...
Esenzione dalla vaccinazione: il vademecum per i medici
Dall’entrata in vigore del green pass, i medici devono fronteggiare le richieste di esonero dal vaccino anche se le effettive controindicazioni alla vaccinazione anti-COVID-19 sono poche e precise: ecco la guida ASSIMEFAC per il rilascio dell'esonero vaccinale.
L'Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e di Comunità (ASSIMEFAC) ha elaborato una guida per facilitare la compilazione della certificazione per esentare dalla vaccinazione anti-SARS-CoV-2. Il documento mette soprattutto in guardia dalle false controindicazioni al vaccino e fornisce un aiuto ai medici di medicina generale per comprendere a chi realmente spetta l'esonero temporaneo dalla vaccinazione.
Non ci sono al momento controindicazioni valide per tutti i vaccini anti-COVID-19 esistenti. Chi non può fare il vaccino Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson o Astrazeneca, probabilmente può ricevere uno degli altri disponibili. Vediamo di seguito controindicazioni e cause di rinvio.
Controindicazioni per il vaccino
- Ipersensibilità a polietilene-glicole-2000 PEG: controindicazione a Pfizer Comirnaty.
- Ipersensibilità a metossipolietilene-glicole-2000 PEG: controindicazione a Pfizer Comirnaty.
- Ipersensibilità a trometamina (mezzi di contrasto radiografici): controindicazione a Moderna Spikevax.
- Ipersensibilità al polisorbato: controindicazione ad Astrazeneca Vaxzevria.
- Pazienti che abbiano manifestato una sindrome trombotica associata a trombocitopenia: controindicazione Astrazeneca Vaxzevria.
- Pazienti che abbiano manifestato sindrome da perdita capillare: controindicazione ad Astrazeneca o Johnson & Johnson.
- Sindrome di Guillain Barré: se insorta da < 6 settimane dalla prima dose di vaccino Astrazeneca o Johnson & Johnson, utilizzare eventualmente altra tipologia di vaccino.
- Reazione allergica grave dopo una prima dose di vaccino anti-SARS-CoV-2 o suoi componenti: in caso di reazione allergica alla 1° dose, o a componenti, di vaccino considerare la possibilità di somministrare, a completamento del ciclo vaccinale, un vaccino differente. Per la possibilità di reazioni crociate, consultare un allergologo e valutare sempre il rapporto rischio beneficio individuale.
Vaccino anti-COVID-19: quando si rinvia
- Recente infezione da SARS-CoV-2 (anche asintomatica): attendere 3 mesi dal primo tampone positivo.
- Recente infezione anche asintomatica in pazienti che abbiano ricevuto la terapia con anticorpi monoclonali: attendere almeno 3 mesi dalla terapia.
- Paziente in quarantena per contatto stretto: per il vaccino attendere la fine della quarantena.
- Paziente con sintomatologia sospetta per COVID-19: attendere il risultato del tampone.
- Paziente con patologia acuta severa: attendere la risoluzione del problema o sino a quando le condizioni del paziente si siano stabilizzate e la somministrazione del vaccino non corrisponda a controindicazione.
In ogni caso il medico deve chiarire al paziente che il certificato di esenzione vaccinale non è un green pass e non consente di ottenere il certificato verde. Per poter scaricare il green pass valgono solo le condizioni previste dalla normativa.
Gravidanza, reazioni allergiche o miocardite dopo il vaccino
Ci sono tre condizioni in cui il medico può richiedere accertamenti prima di far vaccinare il paziente. Una delle precauzioni da prendere, ad esempio, riguarda il vaccino nelle donne in gravidanza. Ecco quali sono i tre casi e cosa suggerisce il documento ASSIMEFAC:
- Miocardite/pericardite insorta a seguito di vaccino mRNA (Pfizer o Moderna): inviare il paziente a consulenza cardiologica. Può essere presa in considerazione, per completare il ciclo vaccinale, un'altra tipologia di vaccino.
- Reazione allergica immediata verificatasi dopo altro vaccino: valutare tipo e gravità della reazione. Inviare il paziente dallo specialista idoneo.
- Gravidanza: "Non controindicazione", riporta la guida, che però suggerisce: "eventuale valutazione specialistica".
False controindicazioni al vaccino anti-COVID-19
La guida ASSIMEFAC alle esenzioni per il vaccino anti-COVID-19 riporta, infine, quattro "false" controindicazioni, ovvero alcune condizioni che potrebbero destare dubbi ma che invece non dovrebbero creare alcun problema con il vaccino. Ecco quali sono:
- Allattamento: assolutamente nessuna controindicazione.
- Patologie autoimmuni: possono ricevere qualunque vaccino anti-COVID-19 autorizzato dall'EMA.
- Pazienti oncologici in corso di radioterapia e immunocompromessi: possono ricevere qualunque vaccino anti-COVID-19 autorizzato dall'EMA, possibilità di risposta immunitaria ridotta.
- Anamnesi, o familiarità, di gravi reazioni allergiche non correlate a vaccini e/o farmaci iniettabili (allergie ad alimenti, animali domestici, lattice, pollini, farmaci orali): possono ricevere qualunque vaccino anti- COVID-19 autorizzato dall'EMA.
L’ultima parola al medico
Per quanto riguarda il vaccino, la valutazione del singolo paziente spetta in ogni caso al medico. ASSIMEFAC, infatti, precisa che "la valutazione clinica della sussistenza dei criteri di esonero è esclusiva competenza del Medico e/o dello Specialista, che devono attenersi alle linee guida emanate dalle società scientifiche di riferimento ed a quanto indicato dalla normativa e dalle circolari ministeriali nazionali".
Il documento completo “Guida alla compilazione della certificazione di esenzione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2” è disponibile a questo link.
Aggiornamento: In seguito alla pubblicazione del DPCM per le certificazioni digitali di esenzione dalla vaccinazione COVID-19, dal 28 febbraio 2022 saranno valide solo quelle digitali.
Il nuovo DPCM stabilisce che, a partire dal 7 febbraio, le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID- 19 siano emesse esclusivamente in formato digitale. Tali certificazioni hanno validità sul solo territorio nazionale.
Sino al 27 febbraio sarà possibile usare sia le precedenti certificazioni cartacee, sia quelle digitali, mentre dal 28 febbraio sarà necessario essere in possesso del certificato in formato elettronico per accedere a luoghi e servizi dove è richiesta la Certificazione verde COVID-19.
Pertanto chi è già in possesso di un certificato di esenzione cartaceo deve ora richiedere la nuova certificazione con il QR code analogo a quello delle Certificazioni verdi COVID-19.
Alla certificazione è associato un codice univoco di esenzione dalla vaccinazione (CUEV) attraverso cui si potrà scaricare la certificazione di esenzione digitale con il QR code. Verrà inoltre inviato, via SMS o email, ai recapiti indicati dall’assistito, un codice AUTHCODE, che può essere utilizzato in alternativa al codice CUEV per scaricare la certificazione attraverso gli stessi canali attualmente utilizzati per ottenere il Green Pass.
La certificazione digitale è rilasciata dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta, da medici vaccinatori delle strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate e dai medici USMAF (Uffici di sanita' marittima, aerea e di frontiera del Ministero della salute) o medici SASN (Servizi di assistenza sanitaria al personale navigante) che operano nella campagna di vaccinazione anti-COVID-19.
Possono richiedere il certificato di esenzione tutti coloro che per la presenza di specifiche condizioni cliniche non possono essere vaccinati o per cui la vaccinazione debba essere differita. La validità di queste certificazioni dipende dalla specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio ed è contenuta nella certificazione.
La app VerificaC19 è già predisposta per il riconoscimento dei nuovi certificati digitali.
L'Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e di Comunità (ASSIMEFAC) ha elaborato una guida per facilitare la compilazione della certificazione per esentare dalla vaccinazione anti-SARS-CoV-2. Il documento mette soprattutto in guardia dalle false controindicazioni al vaccino e fornisce un aiuto ai medici di medicina generale per comprendere a chi realmente spetta l'esonero temporaneo dalla vaccinazione.
Non ci sono al momento controindicazioni valide per tutti i vaccini anti-COVID-19 esistenti. Chi non può fare il vaccino Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson o Astrazeneca, probabilmente può ricevere uno degli altri disponibili. Vediamo di seguito controindicazioni e cause di rinvio.
Controindicazioni per il vaccino
- Ipersensibilità a polietilene-glicole-2000 PEG: controindicazione a Pfizer Comirnaty.
- Ipersensibilità a metossipolietilene-glicole-2000 PEG: controindicazione a Pfizer Comirnaty.
- Ipersensibilità a trometamina (mezzi di contrasto radiografici): controindicazione a Moderna Spikevax.
- Ipersensibilità al polisorbato: controindicazione ad Astrazeneca Vaxzevria.
- Pazienti che abbiano manifestato una sindrome trombotica associata a trombocitopenia: controindicazione Astrazeneca Vaxzevria.
- Pazienti che abbiano manifestato sindrome da perdita capillare: controindicazione ad Astrazeneca o Johnson & Johnson.
- Sindrome di Guillain Barré: se insorta da < 6 settimane dalla prima dose di vaccino Astrazeneca o Johnson & Johnson, utilizzare eventualmente altra tipologia di vaccino.
- Reazione allergica grave dopo una prima dose di vaccino anti-SARS-CoV-2 o suoi componenti: in caso di reazione allergica alla 1° dose, o a componenti, di vaccino considerare la possibilità di somministrare, a completamento del ciclo vaccinale, un vaccino differente. Per la possibilità di reazioni crociate, consultare un allergologo e valutare sempre il rapporto rischio beneficio individuale.
Vaccino anti-COVID-19: quando si rinvia
- Recente infezione da SARS-CoV-2 (anche asintomatica): attendere 3 mesi dal primo tampone positivo.
- Recente infezione anche asintomatica in pazienti che abbiano ricevuto la terapia con anticorpi monoclonali: attendere almeno 3 mesi dalla terapia.
- Paziente in quarantena per contatto stretto: per il vaccino attendere la fine della quarantena.
- Paziente con sintomatologia sospetta per COVID-19: attendere il risultato del tampone.
- Paziente con patologia acuta severa: attendere la risoluzione del problema o sino a quando le condizioni del paziente si siano stabilizzate e la somministrazione del vaccino non corrisponda a controindicazione.
In ogni caso il medico deve chiarire al paziente che il certificato di esenzione vaccinale non è un green pass e non consente di ottenere il certificato verde. Per poter scaricare il green pass valgono solo le condizioni previste dalla normativa.
Gravidanza, reazioni allergiche o miocardite dopo il vaccino
Ci sono tre condizioni in cui il medico può richiedere accertamenti prima di far vaccinare il paziente. Una delle precauzioni da prendere, ad esempio, riguarda il vaccino nelle donne in gravidanza. Ecco quali sono i tre casi e cosa suggerisce il documento ASSIMEFAC:
- Miocardite/pericardite insorta a seguito di vaccino mRNA (Pfizer o Moderna): inviare il paziente a consulenza cardiologica. Può essere presa in considerazione, per completare il ciclo vaccinale, un'altra tipologia di vaccino.
- Reazione allergica immediata verificatasi dopo altro vaccino: valutare tipo e gravità della reazione. Inviare il paziente dallo specialista idoneo.
- Gravidanza: "Non controindicazione", riporta la guida, che però suggerisce: "eventuale valutazione specialistica".
False controindicazioni al vaccino anti-COVID-19
La guida ASSIMEFAC alle esenzioni per il vaccino anti-COVID-19 riporta, infine, quattro "false" controindicazioni, ovvero alcune condizioni che potrebbero destare dubbi ma che invece non dovrebbero creare alcun problema con il vaccino. Ecco quali sono:
- Allattamento: assolutamente nessuna controindicazione.
- Patologie autoimmuni: possono ricevere qualunque vaccino anti-COVID-19 autorizzato dall'EMA.
- Pazienti oncologici in corso di radioterapia e immunocompromessi: possono ricevere qualunque vaccino anti-COVID-19 autorizzato dall'EMA, possibilità di risposta immunitaria ridotta.
- Anamnesi, o familiarità, di gravi reazioni allergiche non correlate a vaccini e/o farmaci iniettabili (allergie ad alimenti, animali domestici, lattice, pollini, farmaci orali): possono ricevere qualunque vaccino anti- COVID-19 autorizzato dall'EMA.
L’ultima parola al medico
Per quanto riguarda il vaccino, la valutazione del singolo paziente spetta in ogni caso al medico. ASSIMEFAC, infatti, precisa che "la valutazione clinica della sussistenza dei criteri di esonero è esclusiva competenza del Medico e/o dello Specialista, che devono attenersi alle linee guida emanate dalle società scientifiche di riferimento ed a quanto indicato dalla normativa e dalle circolari ministeriali nazionali".
Il documento completo “Guida alla compilazione della certificazione di esenzione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2” è disponibile a questo link.
Aggiornamento: In seguito alla pubblicazione del DPCM per le certificazioni digitali di esenzione dalla vaccinazione COVID-19, dal 28 febbraio 2022 saranno valide solo quelle digitali.
Il nuovo DPCM stabilisce che, a partire dal 7 febbraio, le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID- 19 siano emesse esclusivamente in formato digitale. Tali certificazioni hanno validità sul solo territorio nazionale.
Sino al 27 febbraio sarà possibile usare sia le precedenti certificazioni cartacee, sia quelle digitali, mentre dal 28 febbraio sarà necessario essere in possesso del certificato in formato elettronico per accedere a luoghi e servizi dove è richiesta la Certificazione verde COVID-19.
Pertanto chi è già in possesso di un certificato di esenzione cartaceo deve ora richiedere la nuova certificazione con il QR code analogo a quello delle Certificazioni verdi COVID-19.
Alla certificazione è associato un codice univoco di esenzione dalla vaccinazione (CUEV) attraverso cui si potrà scaricare la certificazione di esenzione digitale con il QR code. Verrà inoltre inviato, via SMS o email, ai recapiti indicati dall’assistito, un codice AUTHCODE, che può essere utilizzato in alternativa al codice CUEV per scaricare la certificazione attraverso gli stessi canali attualmente utilizzati per ottenere il Green Pass.
La certificazione digitale è rilasciata dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta, da medici vaccinatori delle strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate e dai medici USMAF (Uffici di sanita' marittima, aerea e di frontiera del Ministero della salute) o medici SASN (Servizi di assistenza sanitaria al personale navigante) che operano nella campagna di vaccinazione anti-COVID-19.
Possono richiedere il certificato di esenzione tutti coloro che per la presenza di specifiche condizioni cliniche non possono essere vaccinati o per cui la vaccinazione debba essere differita. La validità di queste certificazioni dipende dalla specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio ed è contenuta nella certificazione.
La app VerificaC19 è già predisposta per il riconoscimento dei nuovi certificati digitali.
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2022