Esitazione vaccinale: uno studio mappa l’attitudine della...

La vaccine hesitancy esiste fin dalla disponibilità del primo...

Esitazione vaccinale: uno studio mappa l’attitudine della popolazione globale, mostrando per l’Italia una situazione in costante miglioramento

La vaccine hesitancy esiste fin dalla disponibilità del primo vaccino ed è legata a differenti contesti con diversi determinanti come periodo storico, aree geografiche, situazione politica. Ora uno studio ricostruisce l’andamento del fenomeno a livello globale ricercando i principali ostacoli alla fiducia nei vaccini

Esitazione vaccinaleDa anni la diffidenza nei confronti delle vaccinazioni rappresenta un problema in molte aree del pianeta, tanto che l’Oms l’ha inserita tra le dieci maggiori sfide per la salute globale.

Uno studio recentemente pubblicato su Lancet esamina l’andamento globale della fiducia nei vaccini utilizzando i dati di 290 sondaggi di opinione condotti tra il 2015 ed il 2019 su una popolazione di oltre 284.000 adulti di 149 Paesi.

Obiettivo dell’analisi retrospettiva era produrre stime delle percezioni da parte del pubblico riguardo alla sicurezza, all'importanza e all'efficacia dei vaccini. Agli intervistati veniva chiesto di specificare il loro grado di accordo o disaccordo con le affermazioni su sicurezza, importanza ed efficacia dei vaccini. Le risposte potevano spaziare dal “sono completamente d’accordo” al “sono in totale disaccordo”, passando per posizioni più sfumate, in base alla scala psicometrica Likert.

In molti Paesi europei, tra cui Finlandia, Francia, Italia, Irlanda e Regno Unito la fiducia nei vaccini è aumentata, mentre una tendenza opposta è stata invece osservata in alcuni Paesi dell’Est come Polonia e Repubblica Ceca che hanno registrato un calo di fiducia.

In Italia i risultati mostrano una crescente fiducia nei vaccini: in particolare, la percentuale di chi è fortemente d’accordo con l’affermazione “i vaccini sono sicuri” è passata dal 24% al 47% tra il 2015 ed il 2019. L’importanza dei vaccini era indubbia per il 40,9% del campione nel 2015 e per il 63% degli intervistati nel 2019. La percentuale di persone decisamente convinte dell’efficacia dei vaccini è passata dal 33% nel 2015 al 52% nel 2019.

Preoccupante il dato circa l’aumento degli scettici più ostinati, convinti che i vaccini siano pericolosi o, per restare nelle categorie previste dai sondaggi, quelli in completo disaccordo con l’affermazione che i vaccini sono sicuri. Questo trend è stato osservato in sei Paesi del mondo: Afghanistan, Azerbaigian, Indonesia, Nigeria, Pakistan e Serbia. Se poi si considera la fiducia generale nei vaccini, tenendo conto dell’opinione sulla loro sicurezza, importanza ed efficacia, la lista dei Paesi in cui la diffidenza è cresciuta si allunga includendo Indonesia, Filippine, Pakistan e Corea del Sud.

Dallo studio emerge che uno dei maggiori pericoli per la fiducia nelle vaccinazioni è rappresentato dall’ampia diffusione di fake news da parte di media e social media. "Di fronte a minacce di malattie nuove ed emergenti come la pandemia di COVID-19 è indispensabile monitorare regolarmente gli atteggiamenti della popolazione per identificare in modo rapido paesi e gruppi che presentano un calo di fiducia in modo da poter intervenire prontamente. Il principale pericolo per la resilienza dei programmi vaccinali a livello globale è rappresentato dalla sempre più rapida diffusione di notizie false – afferma Heidi Larson, tra gli autori del lavoro – Di fronte ad un crollo importante delle coperture vaccinali, spesso vi è una preoccupazione, non giustificata, che dissemina dubbi e sfiducia. A volte si tratta di un rischio reale, ma estremamente ridotto, che viene ingigantito per apparire maggiore di quello che è in realtà. Altre volte il dibattito sui vaccini viene polarizzato di proposito a fini politici, mentre in altre situazioni il calo di fiducia nelle vaccinazioni è influenzata da una più generale sfiducia nei confronti di governi e della comunità scientifica".

 

Per accrescere la fiducia nella vaccinazione e le coperture vaccinali il Ministero della Salute mette a disposizione dei programmatori e dei comunicatori in sanità pubblica una guida pratica accessibile a questo link.

Esitazione vaccinaleDa anni la diffidenza nei confronti delle vaccinazioni rappresenta un problema in molte aree del pianeta, tanto che l’Oms l’ha inserita tra le dieci maggiori sfide per la salute globale.

Uno studio recentemente pubblicato su Lancet esamina l’andamento globale della fiducia nei vaccini utilizzando i dati di 290 sondaggi di opinione condotti tra il 2015 ed il 2019 su una popolazione di oltre 284.000 adulti di 149 Paesi.

Obiettivo dell’analisi retrospettiva era produrre stime delle percezioni da parte del pubblico riguardo alla sicurezza, all'importanza e all'efficacia dei vaccini. Agli intervistati veniva chiesto di specificare il loro grado di accordo o disaccordo con le affermazioni su sicurezza, importanza ed efficacia dei vaccini. Le risposte potevano spaziare dal “sono completamente d’accordo” al “sono in totale disaccordo”, passando per posizioni più sfumate, in base alla scala psicometrica Likert.

In molti Paesi europei, tra cui Finlandia, Francia, Italia, Irlanda e Regno Unito la fiducia nei vaccini è aumentata, mentre una tendenza opposta è stata invece osservata in alcuni Paesi dell’Est come Polonia e Repubblica Ceca che hanno registrato un calo di fiducia.

In Italia i risultati mostrano una crescente fiducia nei vaccini: in particolare, la percentuale di chi è fortemente d’accordo con l’affermazione “i vaccini sono sicuri” è passata dal 24% al 47% tra il 2015 ed il 2019. L’importanza dei vaccini era indubbia per il 40,9% del campione nel 2015 e per il 63% degli intervistati nel 2019. La percentuale di persone decisamente convinte dell’efficacia dei vaccini è passata dal 33% nel 2015 al 52% nel 2019.

Preoccupante il dato circa l’aumento degli scettici più ostinati, convinti che i vaccini siano pericolosi o, per restare nelle categorie previste dai sondaggi, quelli in completo disaccordo con l’affermazione che i vaccini sono sicuri. Questo trend è stato osservato in sei Paesi del mondo: Afghanistan, Azerbaigian, Indonesia, Nigeria, Pakistan e Serbia. Se poi si considera la fiducia generale nei vaccini, tenendo conto dell’opinione sulla loro sicurezza, importanza ed efficacia, la lista dei Paesi in cui la diffidenza è cresciuta si allunga includendo Indonesia, Filippine, Pakistan e Corea del Sud.

Dallo studio emerge che uno dei maggiori pericoli per la fiducia nelle vaccinazioni è rappresentato dall’ampia diffusione di fake news da parte di media e social media. "Di fronte a minacce di malattie nuove ed emergenti come la pandemia di COVID-19 è indispensabile monitorare regolarmente gli atteggiamenti della popolazione per identificare in modo rapido paesi e gruppi che presentano un calo di fiducia in modo da poter intervenire prontamente. Il principale pericolo per la resilienza dei programmi vaccinali a livello globale è rappresentato dalla sempre più rapida diffusione di notizie false – afferma Heidi Larson, tra gli autori del lavoro – Di fronte ad un crollo importante delle coperture vaccinali, spesso vi è una preoccupazione, non giustificata, che dissemina dubbi e sfiducia. A volte si tratta di un rischio reale, ma estremamente ridotto, che viene ingigantito per apparire maggiore di quello che è in realtà. Altre volte il dibattito sui vaccini viene polarizzato di proposito a fini politici, mentre in altre situazioni il calo di fiducia nelle vaccinazioni è influenzata da una più generale sfiducia nei confronti di governi e della comunità scientifica".

 

Per accrescere la fiducia nella vaccinazione e le coperture vaccinali il Ministero della Salute mette a disposizione dei programmatori e dei comunicatori in sanità pubblica una guida pratica accessibile a questo link.


Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2022

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