Gestione della BPCO durante l’emergenza COVID-19: le...
Il rischio di complicanze e mortalità da COVID-19 risulta...
Gestione della BPCO durante l’emergenza COVID-19: le Raccomandazioni GOLD
Il rischio di complicanze e mortalità da COVID-19 risulta legato alla presenza di una o più comorbidità, in particolare nella popolazione anziana. Per quanto riguarda la BPCO è necessario continuare a trattare in modo adeguato i pazienti prestando attenzione alle possibili interazioni farmacologiche ed agli effetti collaterali dei farmaci impiegati per il trattamento dell’infezione da Sars-Cov-2.
I dati epidemiologici mostrano come il rischio di complicanze e mortalità da COVID-19 sia legato alla presenza di una o più comorbidità, in particolare nella popolazione anziana. Per quanto riguarda la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), è certamente necessario continuare a trattare in modo adeguato i pazienti e prestare attenzione alle possibili interazioni farmacologiche ed agli effetti collaterali dei farmaci impiegati per il trattamento di COVID-19.
A causa del lungo periodo di incubazione di COVID-19, con sintomatologia d’esordio talvolta subdola e sfumata, nell’anziano affetto da BPCO le manifestazioni cliniche possono inizialmente essere confuse con i sintomi tipici della BPCO, in particolare con quelli di una riacutizzazione. È pertanto necessario educare il paziente al corretto riconoscimento degli abituali sintomi della sua patologia cronica e dell’eventuale riacutizzazione (incremento di tosse e dispnea, aumento e variazioni delle caratteristiche dell’escreto), andando a ricercare eventuali sintomi riconducibili ad una possibile sovrainfezione da Sars-Cov-2 come febbre, mialgie, ageusia ed anosmia.
Un punto cardine della terapia della BPCO è il regolare e quotidiano corretto utilizzo dei farmaci assunti con i device inalatori, in grado di agire favorevolmente sulla storia naturale della patologia, riducendo il numero di riacutizzazioni e la necessità di ricoveri ospedalieri.
Secondo le raccomandazioni della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) la terapia farmacologica può ridurre i sintomi della BPCO, ridurre la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni e migliorare lo stato di salute e di tolleranza allo sforzo.
Pertanto, anche durante la attuale fase pandemica, ai pazienti con BPCO in fase stabile dovrebbe essere mantenuto il trattamento inalatorio domiciliare garantendo un corretto percorso di follow-up ambulatoriale, eventualmente avvalendosi anche degli strumenti resi disponibili dalla tecnologia.
Raccomandazioni GOLD per i pazienti affetti da BPCO in corso di emergenza COVID-19:
- Le persone con BPCO sono tra le più colpite da COVID-19: per questo GOLD sta lavorando insieme all'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per cercare di ridurre al minimo l'impatto dell'infezione.
- I pazienti con BPCO dovrebbero mantenere la loro terapia regolare durante la pandemia
- È necessario prestare particolare attenzione alla variazione quotidiana della sintomatologia, identificando precocemente i pazienti che presentano un quadro suggestivo di COVID-19
- Poiché attualmente non risultano prove scientifiche a supporto del fatto che i corticosteroidi per via inalatoria (o orale) debbano essere evitati nei pazienti con BPCO durante l'epidemia di COVID-19, è indicato l’utilizzo dei comuni device inalatori
- L’ossigenoterapia dovrebbe essere prescritta e garantita seguendo le raccomandazioni standard
- A fronte della futura disponibilità di nuove informazioni,GOLD invita a continuare a seguire le raccomandazioni emanate dalle autorità sanitarie dei vari paesi.
- Per ulteriori informazioni sulla gestione dei pazienti, GOLD invita a visitare la pagina dedicata sul sito dell'OMS disponibile al link https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/technical-guidance/patient-management
I dati epidemiologici mostrano come il rischio di complicanze e mortalità da COVID-19 sia legato alla presenza di una o più comorbidità, in particolare nella popolazione anziana. Per quanto riguarda la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), è certamente necessario continuare a trattare in modo adeguato i pazienti e prestare attenzione alle possibili interazioni farmacologiche ed agli effetti collaterali dei farmaci impiegati per il trattamento di COVID-19.
A causa del lungo periodo di incubazione di COVID-19, con sintomatologia d’esordio talvolta subdola e sfumata, nell’anziano affetto da BPCO le manifestazioni cliniche possono inizialmente essere confuse con i sintomi tipici della BPCO, in particolare con quelli di una riacutizzazione. È pertanto necessario educare il paziente al corretto riconoscimento degli abituali sintomi della sua patologia cronica e dell’eventuale riacutizzazione (incremento di tosse e dispnea, aumento e variazioni delle caratteristiche dell’escreto), andando a ricercare eventuali sintomi riconducibili ad una possibile sovrainfezione da Sars-Cov-2 come febbre, mialgie, ageusia ed anosmia.
Un punto cardine della terapia della BPCO è il regolare e quotidiano corretto utilizzo dei farmaci assunti con i device inalatori, in grado di agire favorevolmente sulla storia naturale della patologia, riducendo il numero di riacutizzazioni e la necessità di ricoveri ospedalieri.
Secondo le raccomandazioni della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) la terapia farmacologica può ridurre i sintomi della BPCO, ridurre la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni e migliorare lo stato di salute e di tolleranza allo sforzo.
Pertanto, anche durante la attuale fase pandemica, ai pazienti con BPCO in fase stabile dovrebbe essere mantenuto il trattamento inalatorio domiciliare garantendo un corretto percorso di follow-up ambulatoriale, eventualmente avvalendosi anche degli strumenti resi disponibili dalla tecnologia.
Raccomandazioni GOLD per i pazienti affetti da BPCO in corso di emergenza COVID-19:
- Le persone con BPCO sono tra le più colpite da COVID-19: per questo GOLD sta lavorando insieme all'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per cercare di ridurre al minimo l'impatto dell'infezione.
- I pazienti con BPCO dovrebbero mantenere la loro terapia regolare durante la pandemia
- È necessario prestare particolare attenzione alla variazione quotidiana della sintomatologia, identificando precocemente i pazienti che presentano un quadro suggestivo di COVID-19
- Poiché attualmente non risultano prove scientifiche a supporto del fatto che i corticosteroidi per via inalatoria (o orale) debbano essere evitati nei pazienti con BPCO durante l'epidemia di COVID-19, è indicato l’utilizzo dei comuni device inalatori
- L’ossigenoterapia dovrebbe essere prescritta e garantita seguendo le raccomandazioni standard
- A fronte della futura disponibilità di nuove informazioni,GOLD invita a continuare a seguire le raccomandazioni emanate dalle autorità sanitarie dei vari paesi.
- Per ulteriori informazioni sulla gestione dei pazienti, GOLD invita a visitare la pagina dedicata sul sito dell'OMS disponibile al link https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/technical-guidance/patient-management
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2022