Gli anticorpi derivanti dalla vaccinazione materna vengono trasferiti efficacemente attraverso la placenta e potenzialmente anche attraverso il latte materno. Tra i neonati, gli anticorpi mostrano una durata rilevante nei primi mesi di vita
Nel corso dello studio (1) scientifico MOMCOV, appena pubblicato e condotto tra il 2021 e il 2022 da un team di ricercatori dell’Ospedale Niguarda di Milano, sono stati eseguiti dei test sierologici su 98 donne in gravidanza che erano state sottoposte a un vaccino a mRNA contro il coronavirus, e la stessa cosa è stata fatta anche sui loro neonati, con l’obiettivo di monitorare il passaggio degli anticorpi e misurare la loro quantità.
I risultati della ricerca hanno dimostrato che gli anticorpi si erano effettivamente trasferiti da madre a feto durante la gravidanza, dato che alla nascita la loro presenza era ancora rilevabile nel neonato. Inoltre, i bambini che avevano contratto l'infezione da SARS-CoV-2 alla nascita non avevano sviluppato sintomi gravi né avevano avuto bisogno di cure ospedaliere. Infine, i neonati allattati al seno avevano manifestato una persistenza di anticorpi ancora più lunga nel tempo, suggerendo che anche il latte materno sia in grado di trasferire anticorpi dalla mamma al bambino.
"Questi risultati - concludono gli autori dello studio - suggeriscono l’importanza degli anticorpi materni nella protezione del neonato, oltre che l’importanza dell’allattamento al seno".
Lo studio è il frutto del lavoro congiunto delle strutture di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia Clinica di Niguarda, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Farmacologia e Tossicologia Clinica dell'Università degli Studi di Milano.
Ultimo aggiornamento: 17 Giugno 2024
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