Una dichiarazione congiunta Commissione europea, OMS ed ECDC ricorda l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e anti-COVID-19 per i soggetti più vulnerabili e sottolinea il ruolo delle misure di protezione personale nella prevenzione dei virus respiratori come l’influenza stagionale, il virus respiratorio sinciziale ed il SARS-CoV-2
L'epidemia della stagione influenzale 2022-23 è iniziata in anticipo nella regione europea, mentre aumentano le preoccupazioni per il virus respiratorio sinciziale (RSV) ed il COVID-19 continua a rappresentare una minaccia.
La regione è attualmente interessata da una crescente circolazione di influenza e RSV: insieme al SARS-CoV-2, si prevede che questi virus avranno un forte impatto sui servizi sanitari e sulle popolazioni nel corso del prossimo inverno.
Ciò evidenzia quanto sia importante per i gruppi vulnerabili vaccinarsi sia contro l'influenza che contro il SARS-CoV-2 e per tutti proteggere se stessi e gli altri dalle infezioni.
Stiamo già assistendo alla circolazione di virus influenzali (A e B) in diverse parti della regione. Pur circolando in tutte le fasce d'età e in particolare nei bambini in età scolare, il virus dell'influenza A causa solitamente malattia grave soprattutto nelle persone anziane e in quelle affette da patologie croniche.
Il numero di ricoveri in ospedale a causa dell'influenza è in aumento già a partire dal mese di ottobre e le persone con età ≥ 55 anni rappresentano quasi la metà dei ricoveri.
Nei 23 Paesi che hanno comunicato i dati relativi alle infezioni respiratorie acute gravi (SARI), ai pazienti ricoverati sono stati diagnosticati soprattutto il virus di tipo B (85%), ed i bambini di età ≤ 4 anni rappresentano la popolazione maggiormente colpita.
Anche l'RSV è in aumento da ottobre, con circa 20 Paesi e aree che hanno registrato un'intensificazione dell'attività dell'RSV.
I tassi di casi di COVID-19, i ricoveri in ospedale e in unità di terapia intensiva e i tassi di mortalità sono attualmente inferiori rispetto agli ultimi 12 mesi, ma la situazione potrebbe cambiare con l'emergere di nuove varianti e con la pressione della malattia sulle risorse sanitarie.
Con il continuo impatto della pandemia COVID-19 e la circolazione e l'impatto sulla salute di altri patogeni respiratori, è difficile prevedere gli sviluppi nel corso della nuova stagione invernale.
Alla luce di ciò, occorre intensificare i programmi di vaccinazione e le misure di preparedness in tutta la regione europea. È necessario continuare ad incoraggiare le persone più vulnerabili - anziani, donne in gravidanza, persone con comorbidità come le malattie cardiache - ed operatori sanitari a vaccinarsi sia contro l'influenza stagionale che contro il SARS-CoV-2.
Anche le misure di protezione personale sono fondamentali nella lotta contro i virus respiratori: dal lavaggio/disinfezione frequente delle mani all'uso di mascherine, soprattutto in ambienti affollati, chiusi e con ventilazione inadeguata, sino al mantenere il distanziamento qualora si sia contratto un virus respiratorio.
È inoltre importante che i Paesi monitorino non solo il SARS-CoV-2, ma anche il modo in cui i virus dell'influenza e dell'RSV si diffondono e colpiscono le persone e i sistemi sanitari. La comunicazione di questi dati all'OMS/Europa e all'ECDC aiuterà a comprendere meglio l'impatto dei diversi virus respiratori circolanti e a rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione e controllo.
Infine viene raccomandato ai medici di considerare l’utilizzo di trattamenti antivirali e di profilassi precoci per l'influenza, l'RSV e il COVID-19, secondo le linee guida nazionali, per coloro che sono a rischio di malattia grave, per prevenire esiti gravi e ridurre l'onere sui sistemi sanitari.
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio 2024
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